In occasione del Capodanno Cinese del 2018 (che ha visto l’inizio dell’anno del cane) ho fatto un viaggio che, partendo da Hong Kong, mi ha fatto attraversare la Cina del sud passando per le regioni di Guangdong, Guangxi e dello Yunnan.
Hong Kong è stata una bella scoperta: fuori dal centro caratterizzato dagli altissimi grattacieli e dalla famosa skyline, si possono trovare colline dove fare trekking, monasteri da visitare, spiagge e isole popolate da pescatori locali.
Una curiosità: nonostante alla fine della colonizzazione la sovranità del territorio sia passata alla Repubblica Popolare Cinese, Hong Kong resta tutt’ora autonoma sotto molti aspetti. Nel concreto, la regione ha una sua moneta, una sua bandiera, un suo inno, non richiede visto (con passaporto italiano s’intende) e addirittura il senso di circolazione stradale è opposto rispetto a quello vigente in territorio cinese!
Dopo aver speso qualche giorno qui, sono entrata in quella che possiamo definire la vera Cina passando il confine nei pressi di Shenzhen con tanto di controllo passaporto e, soprattutto, del visto (che da questo momento è indispensabile avere).
Ho visitato la caotica città di Guilin, le risaie di Longsheng (soggiornando in un ostello raggiungibile solo a piedi in 40 minuti), la turistica Yangshuo, la bella Kunming, le risaie di Yuanyang (patrimonio UNESCO) e per finire Jianshui.













































